Come costruire la resilienza aziendale fuori e dentro l'area ICT

05 Feb 2025 07:00 AM - By itSMF Staff

Tempo di lettura stimato: ~ 5 min.

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La resilienza aziendale: una sfida oltre l'area ICT

Nel precedente post abbiamo introdotto il tema della resilienza aziendale, soffermandoci sulla definizione della stessa, nonché su un confronto con la continuità operativa e, infine, le ragioni per le quali è diventata una necessitàper tutte le organizzazioni.

Oggi scopriamo come implementare la resilienza aziendale fuori e dentro l'area ICT: il nostro focus si concentrerà dapprima sull'ambito ICT, per poi spostarsi sulle altre aree dell'organizzazione che non rientrano nell'ICT.

Come costruire la resilienza aziendale nell'area ICT

Per costruire e potenziare la resilienza di un'azienda, è necessario adottare un approccio strutturato che includa strategie, processi e cultura aziendale orientata al cambiamento e all'adattamento. Di seguito sono riportate alcune delle pratiche chiave da considerare.

1. Valutazione dei rischi e pianificazione della continuità operativa

Il primo passo per costruire resilienza è comprendere i rischi a cui l’azienda è esposta.


Questo processo di valutazione dei rischi deve essere sistematico e coinvolgere tutte le aree aziendali, dalla sicurezza informatica alla gestione delle risorse umane, dalla supply chain alla sostenibilità ambientale.


Una volta identificati i rischi principali, è essenziale sviluppare un piano di continuità operativa che preveda azioni concrete per mantenere attive le funzioni critiche, anche in caso di eventi avversi.

2. Adattabilità e flessibilità nei processi

Un'azienda resiliente è in grado di adattare rapidamente i propri processi in risposta ai cambiamenti esterni.


Questo implica una cultura aziendale, in cui le persone sono incoraggiate a innovare, sperimentare e modificare approcci obsoleti.


La flessibilità organizzativa permette di riorientare risorse, implementare nuove tecnologie e cambiare direzione rapidamente quando necessario.

3. Formazione e sviluppo del capitale umano

Le persone sono la risorsa più importante di ogni azienda, e la resilienza di un’organizzazione dipende molto dalla resilienza dei suoi dipendenti.


Investire in formazione continua e in programmi di sviluppo professionale aiuta a creare una forza lavoro capace di affrontare le sfide con creatività e problem solving.


Inoltre, la costruzione di un ambiente di lavoro positivo, che supporti il benessere psicologico dei dipendenti, aumenta la loro capacità di affrontare lo stress e le difficoltà.

4. Comunicazione efficace

Una comunicazione chiara e tempestiva è cruciale.


Le aziende resilienti stabiliscono protocolli di comunicazione che assicurano che tutte le parti interessate (dipendenti, clienti, fornitori, investitori) siano informate in tempo reale sugli sviluppi e sulle azioni intraprese.


Una buona comunicazione evita malintesi e disinformazione, che potrebbero, ad esempio, alimentare il caos durante una crisi.

5. Tecnologie e infrastrutture robuste

In un mondo sempre più digitale, le infrastrutture tecnologiche sono un elemento chiave per garantire la resilienza.


Le aziende devono adottare tecnologie scalabili e sicure che possano sopportare eventi imprevisti senza compromettere la sicurezza dei dati e la continuità dei servizi.


Le soluzioni cloud, i backup sicuri e la cybersecurity sono componenti essenziali per prepararsi a possibili attacchi informatici o guasti tecnologici.

6. Cultura della resilienza

Infine, la resilienza deve diventare parte integrante della cultura aziendale.


Questo significa incoraggiare un atteggiamento positivo verso il cambiamento, premiare la proattività e la capacità di affrontare le sfide, e costruire un ambiente in cui il fallimento non è visto come una fine, ma come un'opportunità di apprendimento e crescita.


Le aziende resilienti sono quelle che riescono a trasformare le difficoltà in nuove opportunità di business.

infografica sulla resilienza aziendale
Schema riassuntiva dell'implementazione della resilienza aziendale nell'area ICT

Come costruire la resilienza aziendale fuori dell'area ICT

La resilienza aziendale richiede una comprensione completa di tutti i tipi di rischi che potrebbero minacciare l'operatività e la crescita, anche quelli che non riguardano direttamente la tecnologia (ad esempio, interruzioni nelle forniture, problemi logistici o cambiamenti nelle normative).


Di seguito, ecco le macroaree considerate:

  • La gestione dei rischi non tecnologici (supply chain, risorse umane, cambiamenti normativi, ecc.).
  • La flessibilità nei processi aziendali, inclusa l'adattabilità dei modelli di business.
  • La formazione del capitale umano, con un focus sullo sviluppo delle competenze, sul benessere psicologico e sulla gestione dello stress.
  • La comunicazione efficace, che riguarda la gestione delle crisi e il mantenimento di una comunicazione chiara con tutte le parti interessate.
  • La cultura della resilienza, che implica promuovere una mentalità positiva verso il cambiamento, l'innovazione e il fallimento come opportunità di crescita.
  • La manutenzione e le attività ricorrenti sono essenziali per garantire la resilienza aziendale nel tempo.  Oltre a implementare strategie e processi iniziali, è importante investire in una manutenzione regolare, in una valutazione continua e in un miglioramento costante delle aree non ICT. Questi sforzi garantiscono che l'azienda sia sempre pronta ad affrontare sfide e cambiamenti, mantenendo una posizione competitiva e una crescita sostenibile.

1. Valutazione dei rischi e pianificazione della continuità operativa

  • Gestione dei rischi aziendali non tecnologici: questo include rischi legati alla supply chain, al capitale umano, alle risorse finanziarie e ai cambiamenti normativi.
  • Piano di continuità operativa (BusinessContinuityPlan): deve includere anche le aree non tecnologiche, come la gestione delle risorse umane, l'approvvigionamento e la logistica, per garantire che tutte le funzioni aziendali critiche possano continuare in caso di crisi, non solo quelle digitali.

2. Adattabilità e flessibilità nei processi

  • Flessibilità organizzativa e dei processi aziendali: le aziende resilienti devono essere in grado di adattare non solo le loro tecnologie, ma anche i loro processi operativi, come la gestione dei progetti, la logistica e la distribuzione. La capacità di riorientare le risorse umane e modificare rapidamente le pratiche operative è cruciale per rispondere a cambiamenti esterni (ad esempio, cambiamenti nei mercati, nuovi competitor o cambiamenti nelle normative).
  • Innovazione nei modelli di business: la flessibilità include la capacità di innovare e cambiare il modello di business per affrontare nuove opportunità o minacce, come la digitalizzazione dei processi aziendali o l'ingresso in nuovi mercati.

3. Formazione e sviluppo del capitale umano

  • Sviluppo delle competenze del personale: la resilienza di un'azienda dipende molto dalla resilienza delle sue persone. Investire nella formazione continua per sviluppare competenze di problem-solving, leadership e gestione dello stress aiuta a creare un ambiente di lavoro preparato ad affrontare situazioni difficili. La formazione deve essere orientata a gestire il cambiamento, ad affrontare le sfide con creatività e a mantenere la calma in situazioni di stress.
  • Benessere psicologico e supporto ai dipendenti: creare un ambiente di lavoro che promuove il benessere psicologico, che supporta la gestione dello stress e che offre supporto durante le crisi è essenziale per garantire che i dipendenti siano in grado di affrontare le difficoltà in modo positivo.

4. Comunicazione efficace

  • Comunicazione interna e con le parti interessate: la capacità di mantenere una comunicazione chiara, tempestiva e trasparente è fondamentale. Le aziende resilienti stabiliscono protocolli di comunicazione non solo con i dipendenti, ma anche con clienti, fornitori, investitori e altre parti interessate. Una buona comunicazione aiuta a prevenire il caos e a mantenere l'orientamento durante i periodi difficili.
  • Gestione delle crisi e dei conflitti: la resilienza aziendale richiede una gestione efficace dei conflitti e delle crisi interne. Essere in grado di comunicare chiaramente e di prendere decisioni rapide può ridurre l'incertezza e migliorare la risposta aziendale durante eventi imprevedibili.

5. Cultura della resilienza

  • Cultura aziendale orientata al cambiamento: la resilienza deve diventare parte integrante della cultura aziendale. Questo significa sviluppare una mentalità che non vede il fallimento come una fine, ma come un'opportunità di apprendimento. Le aziende devono promuovere una cultura in cui il cambiamento e l'incertezza sono affrontati in modo positivo, con un focus sull'agilità e sull'adattamento continuo.
  • Incoraggiare proattività e problem-solving: una cultura resiliente premia le persone che anticipano i problemi, che sono in grado di adattarsi rapidamente e che sono motivate a trovare soluzioni creative anche in tempi difficili.

6. Manutenzione e attività ricorrenti

Per garantire che le aree non ICT siano efficacemente gestite e migliorate nel tempo, è fondamentale implementare un programma di manutenzione e attività ricorrenti. Questi interventi servono a mantenere un alto livello di operatività, prevenire problemi e facilitare una risposta rapida alle emergenze.

Autore: Aurelio Stefanoni

Senior Manager, iuXta Management Consulting

Nel prossimo post, prenderemo visione di alcuni esempi pratici di attività ricorrenti e di manutenzioni essenziali per l'implementazione della resilienza aziendale..

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